BIOGRAFIA di Arnulf Rainer
Arnulf Rainer nasce a Baden, vicino a Vienna nel 1928. Fa i suoi studi di architettura alla Scuola di Villach (1947-49), poi segue dei corsi all'Akademie der bildenden Kuenste di Vienna (1950). Rainer è cofondatore del Hundsgruppe (Gruppo dei cani), gruppo di ispirazione rivoluzionaria e surrealista che sviluppa un lavoro esistenziale vicino all'Arte corporale. Prima del 1951, le sue opere presentano un universo fantastico, talvolta morboso, vi si legge l'influenza delle teorie surrealiste. Nel '51 disegna delle opere non figurative ("Gli occhi chiusi"), è l'anno in cui fa la conoscenza di André Breton che Rainer trova deludente. Sempre in questo anno ha luogo la sua prima mostra personale alla Galleria Kleinmayr di Klagenfurt. L'anno seguente intraprende il ciclo delle "Uebermalungen" ("Sovrapitture"), pitture monocromatiche che ricoprono; se in questa serie l'artista ridipinge parte delle proprie tele, cancella anche le opere degli altri con accanimento. Così, opere di Van Gogh, Goya, Rembrandt, Vedova o Vasarely e di molti altri , saranno negate, ricoperte o cancellate. Nel 1959, con Hundertwasser e Fuchs crea una "anti-accademia" a Vienna. All'inizio degli anni 60 Arnulf Rainer comincia una serie di fotografie, autoritratti ridisegnati che formano un repertorio di espressioni umane. Comincia a dedicarsi all'incisione nel '65. Alla fine di questi anni, l'artista flagella, strazia, sfigura e tortura la propria immagine ("Facce- Farsa"). Questo lavoro diventa l'armatura della sua opera e lo colloca fra i capostipiti della body-art. Alla ricerca della trasformazione del suo io, Rainer fotografa le sue mani, i piedi, degli amanti, trance ed estasi. L'artista inizia la serie delle maschere mortuarie e dei cadaveri dipinti. A partire dal 1982 crea il ciclo delle serie di "Hiroshima" e dei "Cristi con le Stimmate". Nell'ultimo ventennio Rainer realizza delle pitture del Cosmo e ricopre dei ritratti di star del cinema o della musica. Arnulf Rainer vive e lavora a Vienna ed a Enzenkirchen.
http://www.collezionebongianiartmuseum.it/
https://www.sandrobongianivrspace.it
Il Copyright © relativo ai testi e alle immagini appartiene ai relativi autori per informazioni scrivete a bongianimuseum@gmail.com