ArtVerona I Art Project Fair 2016 - i7 Spazi Indipendenti Italiani
COLLEZIONEBONGIANIARTMUSEUM.IT - SALERNO
i7 Spazi Indipendenti italiani - 12° edizione di ArtVerona,
site-specific a cura di Giovanni Bonanno - Dal 14 al 17 ottobre 2016,
Padiglione 12, Verona Fiera 12° Edizione
Verso un'area globale tra relazione, aggregazione e condivisione.
(Towards a global network of relationship, aggregation and sharing)
L’aspetto più interessante e nuovo degli artisti di oggi è quello d’interagire tra loro in una corale partecipazione. Questo accade anche in natura. L'aspetto interessante di tali sistemi biologici è che questi comportamenti nascono ed emergono in modo spontaneo e autonomo, e vede nella collaborazione tra gli individui l’aspetto fondante anziché la competizione e supremazia del più forte come succede spesso nel sistema ufficiale dell’arte contemporanea.
Comportamenti sociali e intelligenza collettiva. La formazione di grandi gruppi coordinati ma spontanei, ci appare come un immenso sciame assai noto in natura, vedi il comportamento coordinato di insetti come le api, vespe e formiche. E’ un organismo gigante con una mente propria e una intelligenza superiore alla somma dei singoli individui. Lo studio di modelli di questi sistemi porta allo sviluppo di algoritmi che appartengono alla classe chiamata swarm intelligence ("sciami intelligenti"). Il comportamento collettivo osservabile è il frutto delle semplici iterazioni che ha un singolo componente verso gli altri oppure verso l'ambiente. In tutti questi casi il gruppo sembra davvero un organismo gigante ed efficiente con una mente propria e un’intelligenza superiore alla somma dei singoli individui.
Verso la globalità intelligente. Cos'è il Networker? E' la figura di un nuovo artista capace di ridefinire un ruolo "diverso" al futuro dell'arte. Questa esperienza viene definita "arte di confine", proprio perché desidera collocarsi in un "altrove praticabile” rispetto allo scenario totalizzante di una mediocrità planetaria. Praticamente un "laboratorio planetario" composto da numerosi "Network" sparsi su tutto il pianeta: archivi di idee, di sperimentalismo e di ricerca spontanea. Oggi ci appare una sorta di strana ragnatela di comunicazioni creata da altrettanti corrispondenti capace di superare le infinite distanze geografiche del pianeta coinvolgendo concretamente tutte le Nazioni del mondo in un impressionante e gigantesco puzzle mobile, sempre variabile, perennemente in movimento”.
Swarm e arte globale/ L’arte di confine è ormai una rete consolidata di rapporti relazionali composta da migliaia di artisti del Network che si scambiano ogni giorno messaggi creativi in forma di lettere, buste, cartoline, collage, poesie visive, libri d’artista e persino oggetti tridimensionali. Con essa la comunicazione visiva assume dimensioni planetarie, totalmente nuove e inaspettate. l’arte di oggi, ormai, con il suo tentacolare network di contatti abbraccia il mondo intero; ogni tessera è una micro-unità di una più vasta e imprevedibile macro-unità. Insomma, è il più grande laboratorio sperimentale di ricerca artistica del pianeta terra (Il laboratorio globale del Network), un grande polmone di ricerca libera. Osservato nel suo insieme sembra un gigantesco dinosauro planetario, uno swarm intelligence, un magnifico essere dal grande occhio che si rigenera permanentemente con gli apporti spontanei di tante presenze individuali. La marginalità non condivide affatto l’omologazione del linguaggio, essa è contaminazione di idee, confronto e condivisione fluida di nuove proposte, invenzione e creatività senza alcun condizionamento e senza nessuna costrizione. E’, soprattutto, sconvolgimento delle idee e delle regole prefissate in un sistema decisamente anestetizzato e globalmente impotente. L'arte, ormai, ha a che fare con la circolarità elastica, nomade e planetaria delle idee. Sandro Bongiani
Il Progetto: La nostra proposta e di far interagire spontaneamente tra loro, diversi artisti di varie latitudini e aree geografiche alla creazione dell’opera secondo uno spartito non scritto ma spontaneo e geneticamente fattibile che dovrebbe apparire come una grosso puzzle mobile a forma di croce frattale. Ogni tessera è una micro-unità di una più vasta e imprevedibile macro-unità che rappresenta un universo diversificato di nuove energie poetiche.
Titolo del progetto: “Verso la globalità intelligente”
Titolo dell’Opera Collettiva:
“Crucifixion”/Una croce per Shozo Shimamoto.
Tecnica: 73 Card assemblati a forma di croce
Dimensioni: cm 130x 280
Partecipanti: n°73 artisti internazionali
Anno di esecuzione: 2016
Progetto di Giovanni Bonanno