MARGINAL ARTISTAMPS HISTORY
Mostra Collettiva Internazionale
a cura di Sandro Bongiani
Una storia lunga quasi cento anni, con la filatelia marginale a servizio dell’arte
La mostra vuole indagare un diverso approccio all’arte e alle ricerche in atto. Dopo la Collettiva Internazionale “ARTISTAMPS / Interfolio all’Encyclopedie Covid-19”, del 2020 sul problema urgente della pandemia capitalistica globale da Coronavirus ecco un'altra rassegna dal titolo “Marginal Artistamps History”, una sorta di breve storia dell’artistamps svolta con una lettura puntuale di come intendere il francobollo d’artista. Una prima indagine a tutto campo di come si è sviluppata la ricerca dell’artistamps nel corso di circa cento anni di proposte internazionali da parte degli artisti “marginali attivi” interessati a una diversa creatività non uniformata al sistema ufficiale dell’arte. Lo scopo della mostra è far conoscere meglio la creatività marginale degli artisti di frontiera. Insomma, una sorta di pagina storica di come si è evoluta nel tempo questa pratica, spesso pensata come interferenza riflessiva e poetica capace di viaggiare e percorrere il mondo e far riflettere sui temi di un momento reale o fantastico della vita.
Con il termine Artistamps, si intendono i "francobolli d'artista", le creazioni grafiche degli artisti (francobolli errati, non ufficiali e non postali) che orbitano di preferenza nella Mail Art, nella Poesia visiva e più in generale nella cosiddetta arte Concettuale, opere che ricordano e reinterpretano in maniera originale le affrancature emesse dai Servizi postali ufficiali delle varie nazioni. Perché possano venire considerati francobolli d’artista (artistamps), i lavori devono avere forma di francobollo, la dentellatura, la piccola dimensione, l’utilizzo della carta gommata, che poi questa forma base venga spesso stravolta fa parte dell’operazione artistica, sempre nel limite che essa sia ancora riconoscibile e quindi possa essere ancora recepita visivamente in quanto tale. Per far sì che un limite venga davvero superato occorre che ci sia la premessa e quindi l’illusione di avere in mano un “francobollo”. Tuttavia, se sono “in forma di francobollo”, non vuol dire necessariamente che i francobolli d’artista “lo sono davvero” come afferma giustamente in un suo intervento Mirella Bentivoglio, pertanto, non sono da considerarsi semplici creazioni tipografiche a valore legale in funzione di una reale spedizione postale.
Le opere di Artistamps, spedite per posta sono la chiara testimonianza di un viaggio che si arricchisce sempre più di nuove proposte comunicative divenendo parte dell'opera stessa. Ecco svelato il potere trasformatore e liberatorio della parola “”artistamps” capace di condividere, provvisoriamente la forma di un francobollo per indicare una funzione momentanea, per poi, magari trovare subito un diverso ordine e sbocco linguistico, divenendo molto spesso efficace messaggio poetico in grado di superare barriere e limiti fittizi. L’aggiunta di un timbro al francobollo su una busta, rielaborato in un formato decisamente diverso rispetto ai francobolli ufficiali in corso dei servizi postali alla fine vanno a decretare un diverso stato di appartenenza portando una sorta di riflessione sulle immagini e sui segni di un momento reale o fantastico del vivere.
Tutto nasce come fenomeno artistico “underground” con le prime proposte degli anni 20 nate da un “errore filatelico” di Giacomo Balla, e soprattutto dal 1937 in poi, da alcuni pionieri di questa forma come per esempio Karl Schwesig e Michael V. Hitrovo. Solo negli anni ’60, con la diffusione della Mail Art, ideata da Ray Johnson condividendo le proposte del movimento Fluxus: una forma d’arte essenzialmente e totalmente svincolata da giochi di potere e libera da qualsiasi logica produttiva si potè assistere a una diffusione di questa pratica con Thomas Michael Bidner che nel 1982 coniò il termine “Artistamp”. In questa prima rassegna internazionale vengono presentate 72 opere dei principali artisti storici e da importanti autori contemporanei ancora attivi.
Un importante precedente storico sotto forma di francobollo destinato a avere un corso legale sono i tre “Bolloballa” da UNO, DUE e 5 lire del 1924 di Giacomo Balla, un artista poliedrico e imprevedibile capace di cimentarsi con questa diversa pratica creativa violando, per distrazione, le disposizioni internazionali che prevedevano che gli importi fossero sempre in cifre arabe, e proprio per questo motivo i valori da UNA e DUE lire non poterono essere utilizzate per affrancare le corrispondenze indirizzate all’estero. Una sorta di imprevisto non di poco conto che nonostante l’ideazione a valore legale rimasero dei prodotti fuori corso”, proprio come le “cinderella artistamps” di nessun valore legale. Quello di Balla rimane un antecedente storico prima di arrivare ai primi e alternativi artistamps di Karl Schwesig e Michael V. Hitrovo. Karl Schwesig (1898 – 1955), studente all’Accademia di Belle Arti di Dusseldorf, considerato dal regime dittatoriale tedesco un artista “degenerato”, nel 1937 gli venne revocato il diritto di cittadinanza e poi nel 1940 venne arrestato e internato in Francia nel Campo Gurs. Durante la permanenza nel campo di prigionia, - scrive James Warren Felter “ non disponendo di carta per disegnare, egli trovò la bordatura di foglio di francobolli e su questi pezzettini di carta perforata realizzò ad inchiostro alcuni finti francobolli. Ventuno dei francobolli creati a Gurs mostrano uomini, donne e bambini provati dalle condizioni di vita nel Campo. fango, pidocchi, vestiti stracciati, mancanza di cibo, epidemie e morte”. Tre grandi francobolli, commemorano in particolare, la “Libertà, Uguaglianza e Fraternità, mentre un bollo di via aerea raffigura lo Zio Sam nelle vesti di un’aquila che vola sul Campo recando una cesta di salvataggio.
Un altro personaggio importante della filatelia alternativa e marginale è quello di Michael V. Hitrovo, (1902 - 1984), Kiev (Russia), poco prima della Prima Guerra Mondiale si divertiva a creare un suo paese immaginario chiamato dapprima “Reame di Miklandia” e poi semplicemente “Mikia”. I primi esemplari di francobollo erano semplicemente disegnati. In seguito incisi su grandi gomme da cancellare e stampati usando inchiostri ci colore nero, blu, verde, rosso e giallo. Nel 1937 ricreò circa ottocento francobolli del reame di Mikia. Tra i primi e più noti esemplari di francobolli d’artista documentati, è sicuramente un bel francobollo dipinto completamente di blu nel 1957 da Yves Klein (1928-1962). Artista famoso del Nuovo Realismo di Pierre Restany, inventò un colore originale che battezzò “International Klein Blue” ((IKB, =PB29, =CI 77007). Nel 1957 ricoprì 3500 comuni francobolli col colore IKB oggi conosciuto come il “francobollo Blu” che continuò a utilizzare sui propri inviti fino al 1959. Questa è la prima azione di “Arte postale”artistica di Klein di cui si ha notizia, l’artista sosteneva che non esistevano limiti obiettivi all'espressione artistica, né nel contenuto, né nella forma. L'unica autorità che riteneva di dover riconoscere era la voce dell'intimo.
Sicuramente un artista per certi versi importante di questo genere d’arte è stato Ray Johnson, artista di controtendenza rispetto alle proposte ufficiali degli anni 60’ del mercato dell’arte. Ai margini di un sistema, nel 1962 aveva creato con la New York Correspondence School (NYCS) una rete di comunicazione postale facendo uso di disegni e collage inviati per posta ai suoi corrispondenti sparsi in tutto il mondo. Pioniere dell’artistamp, aveva realizzato un intero foglio di cinquanta francobolli tutti diversi in bianco su fondo nero con la scritta “Andy Warhol”. Da questo momento i francobolli d’artista sarebbero diventati un genere da trattare di questa nuova forma espressiva. Negli stessi anni Guglielmo Achille Cavellini in Italia crea la serie interessantissima di lavori prodotti su carta di grande qualità e bellezza, che continuerà a produrre fino agli anni novanta, (anno della morte). Dal 1966 in poi, anche George Maciunas crea degli artistamps Fluxpost faces. Negli anni 70’ Lamberto Pignotti crea la serie di lavori di piccolo formato utilizzando il francobollo legale dedicato a Tommaso Campanella del valore di 50 lire del 1968, ora presente in questa rassegna e reinterpretato nel 1970 sovrapponendo la scritta “Marx” dentro un ballon interno al francobollo. Clemente Padin, è un caso a parte, per la sua opposizione alla dittatura uruguayana (1973-1984), per le sue missive contro il potere dittatoriale e per aver diffuso timbri e francobolli che denunciavano violazioni dei diritti umani e la sparizione di persone contrarie al regime dittatoriale instauratosi nel suo paese dopo il 1973. Sottolineando il disagio in una forma di provocazione-ribellione pacifica venne condannato nell’agosto 1977 a quattro anni per poi essere scarcerato dopo due anni e tre mesi di libertà vigilata grazie alla pressione e mobilitazione di centinaia di artisti da ogni parte del mondo. Un’arte intesa come mezzo per superare l’isolamento geografico ed esprimere il proprio pensiero sociale come uomo e come artista. Un impegno totale fatto di idee ricco di riferimenti critici alla povertà, le ingiustizie delle dittature, delle multinazionali, delle politiche economiche e attenzione alle difficoltà e alle condizioni di vita. Due artistamps proprio del giugno del 1973 di 10 e 30 CTS presentano dei triangoli, uno bianco e l’altro nero, con l’inserimento nel primo artistamp di un militare armato e la scritta “zona militar”e nel secondo la scritta “AY!” con sotto la dicitura Uruguay. Una forma comunicativa apparentemente semplice ma in realtà efficace a comunicare e a diffondere subito i problemi reali di un popolo costretto all’isolamento. Una serie di artistamp poco conosciuti sono stati prodotti da Enzo Benedetto, artista del secondo futurismo che collocato al di fuori di una concezione consueta dell’artistamps, ha tuttavia prodotto diversi originali francobolli d’artista, facendo emergere la lucida esigenza di analizzare in un diverso rapporto d’indagine, come nel caso della serie di francobolli “chiudilettera” creati nel 1976 dedicati a F. T Marinetti per il centenario della nascita del Futurismo.
Tanti sono stati gli artisti storici a cimentarsi con questa pratica, da E. F. Higgins III, Guy Bleus, Edwin Varney, Paolo Scirpa, Shozo Shimamoto, Ruggero Maggi, Jas W Felter, Ben Vautier, John Held JR, Anna Banana, Piermario Ciani, Ryosuke Cohen, Irma Blank, RCBz, BuZ Blurr, Carl T. Chew, Darlene Altschul, Chuck Welch, Marcello Diotallevi, Matthew Rose, Vittore Baroni, Ruud Janssen, Pascal Lenoir, Otto D Sherman, Anna Boschi, Crackerjack Kid, Mauro Molinari, Ko De Jonge, Gyorgy Galantai, John M. Bennett, Michael Leigh, e persino Mirella Bentivoglio, fino agli artisti contemporanei come Bobo Bianchi che nel 2012 crea 4 artistamps utilizzando una lattina di alluminio di Coca Cola perforati come dei veri francobolli, dall’artista tedesco Jurgen O. Olbrich, che nel 2012 crea degli artistamps con relativa foratura. utilizzando dei fogli Braille scritti dalla combinazione di punti in rilievo percepibili al tatto dai non vedenti o anche, l’artistamps ideate dal giovane danese Pablo Dorico Sempere, che nel 2018 ha utilizzato persino le alghe inquinanti di Venezia per poi pressarli in un telaio come si faceva un tempo per produrre la carta. “Algae Paper From Venice” è una nuova generazione di francobolli realizzati con alghe e restituendoci dei francobolli “ecologici”. Il risultato di questa operazione è una collezione per la città di Venezia che ci racconta la storia e l’essenza di questa città in viaggio verso il mondo alla ricerca di una nuova sensibilità ecologica per il nostro pianeta. Sono presenti le opere della Collezione Bongiani Art Museum di Salerno e anche diverse opere storiche di importanti istituzioni e collezioni private.
Sandro Bongiani, 8 febbraio 2022