Coco Gordon, vedere oltre il visibile
La ricerca tra natura e sensibilità ecologica
Presentazione di Sandro Bongiani
La mostra personale dal titolo Coco Gordon, “Arte, natura e sensibilità ecologica” a cura di Sandro Bongiani presenta una serie di opere inedite nate da ricerche iniziate a partire dal 1961 in poi e continuate nel corso di oltre un cinquantennio di attività fino a quelle recenti realizzate opportunamente col fine di creare un forte impatto sull'etica tra pensiero e comportamento e tra integrazione mente-corpo-spirito in cui la scrittura o il taglio, spesso, sono parte vitale e integrante dell’opera stessa. Coco Gordon /SuperSkyWoman di origini italiane, è tra le più significative artiste " intermediali" americane. Ha radici nel movimento "Fluxus". Al centro dei suoi molteplici lavori si colloca l'intenzione di creare consapevolezza nei confronti dei problemi ecologici e sociali del nostro mondo. Oltre alla ricerca della performance e dei Exploding Books, tagliati e aperti, in questi ultimi anni si è dedicata a lavorare con una certa assiduità anche in digitale producendo particolari opere visionarie. Al centro dei suoi molteplici lavori si colloca sempre l'intenzione di creare consapevolezza nei confronti dei problemi ecologici e sociali del nostro pianeta. Con la pratica della performance, e della ricerca onirica digitale l’artista dimostra la sua stretta vicinanza ai processi naturali e esprime il desiderio di creare un cambiamento radicale dal consumismo e dalla quotidiana economia di sfruttamento affinché il fare arte e la pratica nella natura siano due attività compatibili, che legate assieme, possano operare a modificare la consapevolezza collettiva e ritrovare un'esperienza primaria comune legata al nostro creato. Il filo conduttore che lega le opere presenti in questa personale è appunto il tema della sfida ambientale, un’urgenza globale sotto il segno della sensibilità e della sostenibilità. Una ricerca, svolta per lungo tempo con opere, interventi ambientali e performances fino alle opere recenti dei paesaggi e delle visioni sdoppiate e ibride di esseri nati da insolite metamorfosi suggerite da una tensione visionaria che condiziona e trasforma di colpo il visibile in una essenza oscura. Già da diverso tempo Coco Gordon ha indagato la natura, tra pittura e performances, come per esempio, con il dipinto “Cocktail Party” usato per mangiare a pranzo, table setting,del 1961, con la “Performance nel paesaggio” del 1978, e poi con “Air fire water” del 1984, “Pender Island finding food. Earth”, oppure, con “Seeking Water”, set-up sulle rocce a Pender Island, Canada del 1984. Con la performance “Finding Food” sulle rocce di Pender Island in Canada ha vissuto sull’isola per un intero mese su un albero senza mai lasciare il luogo, procurandosi ogni giorno il cibo nella foresta di “Miners Lettuce”. Quello della natura è un tema molto sentito da Coco Gordon come pure la rappresentazione dell’uomo in cui la realtà viene alterata dalla particolare elaborazione digitale per divenire presenza deformata e misteriosa dell’uomo. Come per il paesaggio anche la rappresentazione dell’uomo, iniziata nel 1962 con l’opera “Bottom left Fisherman”, l’artista procede verso la metamorfosi trasformando il visibile in un insolito apparire immaginario, facendo emergere la parte nascosta della realtà in una sorta di rinascita dal buio della notte. Le sollecitazioni emergono per caso in un territorio oscuro tra il noto e l’ignoto in cui l’immagine della realtà perde la cognizione del dato reale per trasformarsi in esseri che possono condividere, anche per un solo attimo, la leggerezza dell’apparizione provvisoria. L’artista americana ha sempre indagato l’intreccio oscuro tra pensiero e memoria, tra visione e contraddizione dell’esistenza in un concedere momentaneo dell’immagine per poi subito negarla e relegarla ai margini del visibile. Una precaria condizione in cui l’indagine si trasforma in sospensione e incertezza, in cui tutto può sempre accadere. Di certo, è un continuo e insolito procedere a indagare la parte nascosta del visibile in cui far affiorare relazioni e frammenti di senso che possano definirsi “in forma” d’immagine. Sandro Bongiani
Coco Gordon / SuperSkyWoman / Breve biografia Coco Gordon (Genova, 1938) vive e lavora a Lyons, nel Colorado. Anche conosciuta come SuperSkyWoman è artista, poeta, performer, editrice. Dopo avere affiancato gli esponenti del gruppo Fluxus negli anni della sua maggiore attività, da tempo impegnata a capo di un gruppo di aggregazione sulle tematiche del territorio, della natura, del biologico, dei sistemi di vita (Permacultura). Conta la pubblicazione di 46 libri tra cui Radical Food, Hip Hop Solarplexus, SuperSkyWoman, TIKYSK, e Life Systems, un montaggio di 41 artisti che lavorano per creare un pianeta sano. Coco Gordon dal 1982 è attiva e parte integrante del movimento Fluxus. L’artista, dedita soprattutto alla produzione di libri d’artista con opere esposte a Vienna da Kunst Kanzlei e alla EMILY Harvey a NY e Venezia. È molto attiva ed ha partecipato a diverse Biennali Internazionali d’arte di Venezia. In tanti anni di lavoro ha realizzato numerose performance, come per esempio, quella tenuta nel 1983 a Reggio Emilia presso il ridotto del Teatro Municipale, l’installazione newyorkese con chitarra datata 1984. Nel giugno del 1984 Coco Gordon partecipa all’evento Il fascino della carta organizzato da Pari & Dispari. Nel 1993 con altri artisti presenta a Casa Malaparte a Capri un’ installazione diurna a e una notturna chiamate LUN’AQUA. Nel 1999 è invitata a fare una performance alla 48. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Nel 2003 Coco Gordon partecipa alla collettiva con 130 artisti, ideata da Pari&Dispari Un cuscino per sognare. Nel 2020 viene invitata a fare una performance dal titolo “EXPLODING RED PIANO KEYBOARD installazione in progress” presso lo Spazio Visioni Altre a Venezia. Da alcuni anni realizza libri tagliati. I Libri Tagliati/Condivisi, sono l’ultima produzione artistica di Coco Gordon. L’artista ritaglia, appunta, disegna, dando una nuova forma e una diversa interpretazione al libro. Nel 2020 un grande evento, viene presentato dalla Collezione Bongiani Art Museum presso lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno una retrospettiva esaustiva e completa con 72 opere, dal 1958 al 2020, che definiscono l’intero percorso artistico svolto da questa originale e importante artista americana.