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Guglielmo Achille Cavellini   (o GAC, come si firmava) è stato un personaggio multiforme e geniale che per circa un cinquantennio ha vissuto, come fosse un arbitro speciale, l’arte contemporanea, dal secondo dopoguerra fino al 1990, anno della sua morte.  Sta forse qui il cardine per capirlo. Non è stato un artista come tanti altri, con la sua piccola o grande innovazione. Non è stata una questione di stile la sua, ma una specie di giudizio illuminato che ha ricondotto giustamente all’individuo ed al suo pensiero i balbettii di un sistema che si stava sbriciolando in mille rivoli di potere dove l’arte  e l’artista rischiavano di rimanere nell’ombra. Non è poco si dirà, eppure sembra che tutto ciò ancora ai più non sia chiaro. La storia ha inizio sul finire degli anni quaranta quando GAC, messi da parte i suoi primi tentativi espressivi, scopre una nuova arte europea che, chiamandosi astratta, coniuga un fronte nuovo della pittura. Ne diviene uno dei maggiori collezionisti, se ne innamora come pittore e offre il suo primo giudizio all’arte. Per molti sembra che il suo valore termini qui, ma invece quella non fu altro che la scintilla iniziale, un modo per mettere in piedi un’idea dell’arte come scelta individuale che è stata l’elemento conduttore della sua esistenza d’artista. Nel 1960 ha ripreso il lavoro con forza, dapprima sul versante dell’astrattismo pittorico che tanta parte aveva avuto nei suoi interessi del decennio precedente, ma con un gesto, un segno nuovi che appaiono ora come anticipatori del suo lavoro sulla scrittura che prenderà corpo più tardi. La sperimentazione continua e nel 1965 sforna un gruppo di lavori che sono un’ulteriore tappa verso un uso diversificato dei materiali. Recupera dal quotidiano oggetti, soprattutto giocattoli, soldatini, lamette da barba ecc. che uniti a materiali di discarica vanno a formare una sorta di teatrino carico di memoria e anche di denuncia sociale. E’ quindi la volta delle cassette che contengono opere distrutte (1966-1968) in cui ingabbia i suoi tentativi di lavoro precedente ed anche, e qui appare per la prima volta l’elemento citazione-appropriazione, opere di artisti di cui stima maggiormente il lavoro. Citazione - appropriazione che prende corpo più chiaramente (1967-1968) con opere formate da intarsi in legno dipinto in cui gioca con i personaggi della storia dell’arte, ed anche con i primi francobolli, dando il via ad una ricognizione sulla celebrazione che sarà poi sempre presente nel suo lavoro. Nei carboni (1968-1971), che per un certo periodo sono stati un vero e proprio simbolo del suo lavoro, dove bruciare significa creare il nuovo purificandosi, coniuga più apertamente i concetti appena accennati nei lavori precedenti, dalla pittura all’oggetto, dalla citazione all’appropriazione fino a far assumere a certe icone la valenza di opera propria, usando opere di altri autori oppure l’immagine dell’Italia in innumerevoli situazioni e contesti.  Nel 1970 produce una serie di opere, intitolate Proposte, in cui l’azzardo di appropriazione iconoclasta lo porta a sezionare tele di altri autori di importante valore storico ed artistico. Il gioco e l’ironia prendono ancora più spazio lasciando posto anche al dubbio che ci si trovi di fronte ad un gesto estremo breitling replica e lesionista (era sì o no Cavellini in tempi passati un famoso collezionista?).  Nel 1971 c’è una svolta cruciale nel suo lavoro: decide di rivolgere attenzione unicamente a se stesso per segnalare la deformazione di un sistema permeato da invidie e chiusure invalicabili. Conia il termine Autostoricizzazione, che fu una vera e propria puntualizzazione, un modo per mettere in pratica il suo giudizio. Il termine può sembrare a prima vista un escamotage brillante e narcisista per mettersi in mostra, ma è tanto forte l’idea da intrufolarsi nel sistema dell’arte e straripare nei suoi gangli più vitali mettendone in luce ogni contraddizione. Le sue Mostre a domicilio furono una specie di vessillo per tanti giovani artisti con cui ebbe un fitto scambio di arte postale, tanto da creare uno degli archivi-museo tra i più cospicui ed interessanti di questo tipo di opere provenienti da ogni parte del mondo. Museo che egli, a più riprese, disse di considerare “la sua opera più importante”.  Produce quindi i manifesti che innumerevoli musei di tutto il mondo dovranno usare per celebrare il suo centenario, abbinando al suo nome la sigla 1914-2014.  A questo punto la fantasia dell’artista, liberata da ogni pudore verso l’autocelebrazione, si scatena. Nei francobolli entra lui con la sua mimica votata allo sberleffo. Scrive una Pagina dell’Enciclopedia partendo da una semplice cronaca autobiografica fino a sfociare in una vera e propria iperbole del culto della personalità. La sua scrittura diviene quindi una cifra pittorica usata con maniacale insistenza su tutti i supporti possibili: colonne, manichini, tele e drappi di dimensioni enormi.  E’ questa la realtà che vede Cavellini come autentico innovatore, ed anticipatore anche negli aspetti di una nuova comunicazione nell’arte, scavalcando i canonici rapporti che sembrano una base inscalfibile del sistema, dando una risposta concreta e carica di vitalità al suo messaggio di provocante giudice del territorio dell’arte.

Mostre Svolte

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 Raffaele Boemio / Mostra Antologica 1971-2024

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Arie sottili di natura sospesa

dal 20 ottobre al 24 novembre 2024
PAVILION LAUTANIA VALLEY / GABI MINEDI

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“Presenze insolite in attesa di un esistere”

dal 15 settembre al 19 ottobre 2024
PAVILION LAUTANIA VALLEY REID WOOD 1970-2024

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“Tempo sospeso / Segni e tracce di un immaginario in/visibile”

dal 11 agosto al 14 settembre 2024
PAVILION LAUTANIA VALLEY RYOSUKE COHEN

PAVILION LAUTANIA VALLEY RYOSUKE COHEN

Attesa tra relazione e partecipazione condivisa

dal 03 luglio al 10 agosto 2024
PAVILION LAUTANIA VALLEY  G. A. CAVELLINI

PAVILION LAUTANIA VALLEY G. A. CAVELLINI

“Casse, carboni e francobolli a domicilio”

dal 24 maggio al 02 luglio 2024
PAVILION LAUTANIA VALLEY  RAY JOHNSON

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Retrospettiva RAY JOHNSON

dal 16 aprile al 23 maggio 2024
MAD  Mail Art Day October 16

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Mostra Collettiva Internazionale

dal 16 ottobre al 16 dicembre 2023
MEMORIAL SHOZO SHIMAMOTO

MEMORIAL SHOZO SHIMAMOTO

DECENNIAL 2013 - 2023

dal 25 febbraio al 30 aprile 2023
COCO  GORDON  1961 - 2022

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Arte, natura e sensibilità ecologica

dal 08 ottobre al 30 novembre 2022
RAY  JOHNSON / PROJECT TWO

RAY JOHNSON / PROJECT TWO

RELAZIONI MARGINALI SOSTENIBILI TWO

dal 23 luglio al 18 settembre 2022
RAY JOHNSON / PROJECT

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Project, Relazioni marginali sostenibili

dal 11 maggio al 30 giugno 2022
Marginal Artistamps History

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The alternative artist philately

dal 28 febbraio al 24 aprile 2022
PAOLO GUBINELLI

PAOLO GUBINELLI

Mostra Antologica di Paolo Gubinelli “Segni, graffi e colore” Opere dal 1977- 2021

dal 11 dicembre al 13 febbraio 2022
PAOLO SCIRPA

PAOLO SCIRPA

“Alla ricerca dell'infinito tra ideazioni plastiche, progetti urbanistici e installazioni” 1973-2017

dal 09 ottobre al 28 novembre 2021
RETROSPETTIVA  DI  GIULIA  NAPOLEONE

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“Viaggi e costellazioni alla ricerca dell’infinito” - Opere 1956-2020

dal 20 marzo al 30 giugno 2021
RETROSPETTIVA DI MAURO  MOLINARI

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TEXTURES - Racconti e trame per un immaginario gentile”

dal 05 dicembre al 14 marzo 2021
RUGGERO  MAGGI

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Fragilità e distacco

dal 29 agosto al 28 novembre 2020
Coco Gordon “Timeless, Senzatempo”

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La natura tra performance e Exploding Books

dal 15 giugno al 28 agosto 2020
#GlobalViralEmergency / Fate Presto

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L’arte tra scienza, natura e tecnologia

dal 30 marzo al 13 giugno 2020
ERNESTO  TERLIZZI

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70 Years Ernesto Terlizzi

dal 22 novembre al 25 marzo 2020
CARL T. CHEW - RCBz - REID  WOOD

CARL T. CHEW - RCBz - REID WOOD

IDENTITY OF ARTIST / Marginal Active Resistances Two

dal 25 agosto al 21 novembre 2019
SHIMAMOTO - CAVELLINI - COHEN

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IDENTITY OF ARTIST / Marginal Active Resistances

dal 13 maggio al 24 agosto 2019
 “SELFIE / Searching for Identity”

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MOSTRA COLLETTIVA INTERNAZIONALE

dal 28 dicembre al 28 aprile 2019
SETTANTA  RYOSUKE  COHEN

SETTANTA RYOSUKE COHEN

MARGINALI ATTIVI

dal 31 luglio al 01 dicembre 2018
MARCELLO  DIOTALLEVI

MARCELLO DIOTALLEVI

IN FORMA DI VIAGGIO

dal 18 aprile al 01 luglio 2018
GUGLIELMO  ACHILLE  CAVELLINI

GUGLIELMO ACHILLE CAVELLINI

Cavellini Artistamp / Mostra a domicilio

dal 22 dicembre al 31 marzo 2018
MARCEL  DUCHAMP 1887 - 2017

MARCEL DUCHAMP 1887 - 2017

1887 – Area di Confine Porta Duchamp

dal 28 agosto al 26 novembre 2017
KURT  SCHWITTERS  1887 - 2017

KURT SCHWITTERS 1887 - 2017

1887- Kurt Merz/Ecology

dal 06 maggio al 13 agosto 2017
JOHN  M.  BENNETT

JOHN M. BENNETT

“EXPERIMENTAL VISUAL POETRY”

dal 12 gennaio al 02 aprile 2017
ALESSANDRA ANGELINI

ALESSANDRA ANGELINI

L'UNIVERSO DENTRO TRA LUCE E COLORE

dal 20 ottobre al 08 gennaio 2017
CRUCIFIXION - Shozo Shimamoto

CRUCIFIXION - Shozo Shimamoto

ArtVerona I Art Project Fair 2016 - i7 Spazi Indipendenti Italiani

dal 14 ottobre al 17 ottobre 2016
JOSEPH   BEUYS

JOSEPH BEUYS

WHAT WOULD YOU PUT IN THE HAT OF JOSEPH BEUY

dal 29 aprile al 27 agosto 2016
 BEN  VAUTIER

BEN VAUTIER

OTTANTA BEN VAUTIER
dal 21 dicembre al 27 marzo 2016

Retrospettiva / RYOSUKE  COHEN

Retrospettiva / RYOSUKE COHEN

FRACTAL PORTRAIT PROJECT 2001 - 2015

dal 13 settembre al 28 novembre 2015
Shozo  Shimamoto 1928 - 2013

Shozo Shimamoto 1928 - 2013

Virtual Fluxus Two / Mostra Collettiva Internazionale

dal 16 luglio al 29 agosto 2015

Nessuna mostra in programma

Al momento non è presente nessuna mostra in programmazione.

Bongiani Arte Contemporanea

Pavilion Lautania Valley 

“Stranieri qui e altrove - Active Marginal Generation Everywhere”

Mostra n°2 / Retrospettiva di Guglielmo Achille Cavellini

 

Opere presentate:

 

SALA 1 / Casse con opere distrutte  1966 - 1970,

SALA 2 / Carboni  1966 - 1969,

SALA 3 / Francobolli  1966 - 1989